lunedì 16 novembre 2015

.PACE.

Buongiorno a tutti, buon lunedì e speriamo che sia un buon inizio di settimana. 
Sicuramente non lo è, ma impegniamoci tutti quanti affichè lo sia.
Sono rimasta senza parole dopo gli ultimi avvenimenti di questo week end, non riesco a capire, a spiegarmele certe cose, perchè davvero sono inspiegabili. 
Non vorrei che le mie parole risultassero asettiche o superficiali ma siamo a tutti gli effetti in guerra e mi piacerebbe lasciare questa consapevolezza qui, scritta nel mio blog. 
Lo siamo sempre stati, in guerra. Non ce ne siamo mai accorti perchè i bombardamenti erano lontani, nessuno, o pochi ce ne parlavano e quindi le nostre vite erano solo contornate da simili notizie. Terribili , ma lontane. 
Ora, in modo forse retorico, diventiamo solidali, sensibili e più che mai pacifisti. O per lo meno io mi auguro che la reazione dei più sia di pace e non di guerra. 
E' palese che non c'entra la religione. Che le differenze sono solo apparenti e che siamo in guerra perchè più che mai l'uomo si riconosce simile ad un altro uomo nella sua stessa sete di potere. E' questa la reale motivazione di questa e di tutte le guerre, la voglia di sovrastare gli altri e di autoimporsi come rappresentanti di qualcosa. Non importa se stiamo parlando di usi, costumi, culture. L'uomo, dal singolo fino al più ampio gruppo organizzato in una società, a più riprese e a riprese sempre maggiori vuole imporre il suo modo di pensare. E' questa la guerra, non serve andare lontano. Nasce negli scontri condominiali e si espande fino ad arrivare al Risiko che i potenti fanno a tavolino. E' tutto miseramente qui. Non siamo mai stati in balia di un destino sfavorevole o di una dea bendata, siamo solo in balia dei nostri stessi limiti, perchè non rendersi conto che bombardare non è la soluzione è sicuramente un limite. Un grande limite e anzi, non rendersi conto che noi lo sappiamo è il vero limite dei giocatori a tavolino. 
E con ciò, volevo solo dire che noi la pace la possiamo fare e la possiamo fare ogni giorno con chi incontriamo...anche porre il proprio punto di vista in modo assertivo significa rispettare se stessi e gli altri. Quindi impegniamoci nel nostro piccolo ad essere diversi da ciò che siamo sempre stati. 

Questo è solo il mio piccolo pensiero sulla follia odierna e presto tornerò alla frivolezza del mio blog. Presto pubblicherò nuove recensioni e collaborazioni, ma anche questo spostamento verso un argomento diverso potrebbe, forse, servire a qualcosa, o per lo meno io ci credo. 

Buona PACE a tutti! 


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Buongiorno a tutti, buon lunedì e speriamo che sia un buon inizio di settimana. 
Sicuramente non lo è, ma impegniamoci tutti quanti affichè lo sia.
Sono rimasta senza parole dopo gli ultimi avvenimenti di questo week end, non riesco a capire, a spiegarmele certe cose, perchè davvero sono inspiegabili. 
Non vorrei che le mie parole risultassero asettiche o superficiali ma siamo a tutti gli effetti in guerra e mi piacerebbe lasciare questa consapevolezza qui, scritta nel mio blog. 
Lo siamo sempre stati, in guerra. Non ce ne siamo mai accorti perchè i bombardamenti erano lontani, nessuno, o pochi ce ne parlavano e quindi le nostre vite erano solo contornate da simili notizie. Terribili , ma lontane. 
Ora, in modo forse retorico, diventiamo solidali, sensibili e più che mai pacifisti. O per lo meno io mi auguro che la reazione dei più sia di pace e non di guerra. 
E' palese che non c'entra la religione. Che le differenze sono solo apparenti e che siamo in guerra perchè più che mai l'uomo si riconosce simile ad un altro uomo nella sua stessa sete di potere. E' questa la reale motivazione di questa e di tutte le guerre, la voglia di sovrastare gli altri e di autoimporsi come rappresentanti di qualcosa. Non importa se stiamo parlando di usi, costumi, culture. L'uomo, dal singolo fino al più ampio gruppo organizzato in una società, a più riprese e a riprese sempre maggiori vuole imporre il suo modo di pensare. E' questa la guerra, non serve andare lontano. Nasce negli scontri condominiali e si espande fino ad arrivare al Risiko che i potenti fanno a tavolino. E' tutto miseramente qui. Non siamo mai stati in balia di un destino sfavorevole o di una dea bendata, siamo solo in balia dei nostri stessi limiti, perchè non rendersi conto che bombardare non è la soluzione è sicuramente un limite. Un grande limite e anzi, non rendersi conto che noi lo sappiamo è il vero limite dei giocatori a tavolino. 
E con ciò, volevo solo dire che noi la pace la possiamo fare e la possiamo fare ogni giorno con chi incontriamo...anche porre il proprio punto di vista in modo assertivo significa rispettare se stessi e gli altri. Quindi impegniamoci nel nostro piccolo ad essere diversi da ciò che siamo sempre stati. 

Questo è solo il mio piccolo pensiero sulla follia odierna e presto tornerò alla frivolezza del mio blog. Presto pubblicherò nuove recensioni e collaborazioni, ma anche questo spostamento verso un argomento diverso potrebbe, forse, servire a qualcosa, o per lo meno io ci credo. 

Buona PACE a tutti! 


2 commenti:

  1. Ciao Chiara. La vera guerra e' purtroppo quella di interessi e non di religione. Prima le Torri Gemelle, ora Parigi...e gli arabi non so quanto c'entrano ...perche' tutto si muove sempre per fini economici e chi ci rimette sono sempre le persone comuni . Buona Pace!
    Roby

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    Risposte
    1. ciao roberta.. la penso esattamente come te.... :/ buona pace anche a te..

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